Lo Sdijuno
La mattina del giorno di Pasqua, dopo due giorni di astinenza dalle carni e dal vino, ci si ritrova fra parenti e amici stretti per celebrare il cosiddetto sdijune. Si tratta di un'abbondante colazione di metà mattinata a base di piatti tradizionali abruzzesi che rompe il digiuno. Le pietanza vengono disposte tutte sul tavolo: uova sode, salumi e formaggi, frittata con la mentuccia e uova di cioccolato.
Non possono mancare all'appello due piatti tipici della festività: le mazzarelle e la pizza di Pasqua. Le prime si presentano come degli involtini di indivia legati con budellino d'agnello da latte, ripieni di fegato, cuore e polmone di agnello e di erbe fresche di stagione.
La Pizza di Pasqua è un pane lievitato che nell'aspetto ricorda un panettone, il suo impasto può essere arricchito da anice, canditi, uvetta, o da gocce di cioccolato a seconda delle varianti. Ad accompagnare il ricco buffet, una buona bottiglia di vino rosso. C'è cibo in abbondanza anche per chi è di passaggio o per chi si affaccia per un saluto. Terminata la colazione si passa direttamente al pranzo pasquale.
Affinché si metta a punto un classico sdijune alla teramana, è doveroso procurarsi i prodotti del territorio, freschi, genuini e di lavorazione artigianale come i nostri insaccati. Non a caso l'Abruzzo può vantare alcuni tra i salumi più deliziosi del panorama italiano, che noi consideriamo fra i pilastri della nostra azienda come anche della tradizione contadina.