Come si pulisce il tartufo
La pratica di pulizia del tartufo fresco si distingue tra due tipologie principali: il tartufo nero e il tartufo bianco.
Pulizia del tartufo nero
È possibile rimuovere i residui di terra dal tartufo nero strofinando la superficie con uno spazzolino dalle setole semi dure. Dopo averlo tamponato con un panno umido è bene valutare se servirsi di un coltellino appuntito per eliminare eventuali incrostazioni più ostinate. Se la superficie del tartufo nero fosse particolarmente verrucosa il lavoro di pulizia potrebbe risultare più ostico, ma è sufficiente ricordarsi di non strofinare troppo in profondità altrimenti si rischierebbe di danneggiare il peridio.
Pulizia del tartufo bianco
Il tartufo bianco non solo appartiene ad una varietà più pregiata, ma anche maggiormente delicata: richiede infatti che i residui di terra siano rimossi con estrema precisione e delicatezza e senza il getto diretto dell'acqua. Occorreranno uno spazzolino o un pennello dalle setole morbide, un panno umido e un po' di pazienza. Fortunatamente nel tartufo bianco è più facile riconoscere i residui di terra.
Ma qual è il momento giusto per rimuovere le impurità dal tartufo?
Il fungo ipogeo necessita di una pulizia profonda e accurata solo nel caso i cui si abbia intenzione di consumarlo al momento. Se invece si intende pulire il tartufo per poi conservarlo, bisogna assicurarsi di rimuovere grossolanamente e solo in parte la terra, per non privarlo della sua protezione naturale ed esporlo ad un rapido deterioramento.
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